Se sul campo lo spettacolo è stato puro, totale, altrettanto, purtroppo, non si può dire sugli spalti. Tra scontri, arresti, feriti, comunicati di fuoco, non si potrà purtroppo ricordare questo derby come solo e soltanto una partita in una bella domenica di calcio. I momenti più caldi sono stati immediatamente prima e immediatamente dopo la gara, con il lancio di alcune bombe carta provenienti dal settore ospiti e diretti verso la curva Primavera, che hanno messo a serio rischio l’incolumità dei tifosi sugli spalti. Tra questi, c’è anche un giovane tifoso granata, che ha chiesto di rimanere nell’anonimato e che chiameremo M. A., rimasto parzialmente ferito (fortunatamente senza conseguenze) proprio in seguito allo scoppio della bomba carta. A Toro.it racconta la sua esperienza, per testimoniare ancora meglio quanto accaduto in quei concitati momenti.

Partiamo dal lancio della bomba carta. Quale è stata la dinamica?
Confesso che ci ha colti di sorpresa, non ce l’aspettavamo. Era a pochi minuti dall’inizio della gara. Abbiamo visto arrivare questo enorme petardo verso di noi, io inizialmente non avevo nemmeno realizzato che stesse per esplodere. L’ho capito troppo tardi, e infatti l’onda d’urto ha colpito anche me.

Con conseguenze gravi?
Per me, fortunatamente, no. Un seggiolino vicino a me è saltato in mille pezzi, alcune schegge mi hanno colpito al polpaccio, dove ho dei lividi, leggermente sfiorato alla testa (un piccolo taglio), mentre un po’ più seriamente mi sono ferito al piede. Ma non è nulla di grave, non sono dovuto nemmeno andare all’ospedale, mi sono soltanto spostato: le due tifoserie hanno cominciato a lanciarsi i fumogeni e volevo evitare di correre altri rischi. La cosa che un po’ mi spaventa è che ho ancora adesso (ieri, ndr) un forte fischio alle orecchie e, tra l’altro, a causa dell’onda d’urto mi si è purtroppo rotto il telefono.

Qualcuno vicino a te si è fatto male?
Purtroppo sì: ho letto di un ragazzo che è dovuto andare all’ospedale di corsa per un profondo taglio alla gamba, che è stato ricucito con quindici punti di sutura. Io e mio fratello l’abbiamo visto molto bene: grondava sangue, era piuttosto spaventato. Purtroppo nel momento immediatamente dopo lo scoppio della bomba c’è stata davvero molta confusione: il problema è che proprio non ci aspettavamo un episodio simile, e non siamo stati pronti a evitare che qualcuno si facesse male. Poi gli animi si sono accesi, purtroppo c’era da aspettarselo. Se si poteva evitare? Non lo so, so solo che lo spavento è stato molto. E, francamente, me lo sarei evitato molto volentieri.

 


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